Pochi la conoscono con il nome di Moringa oleifera, tanti invece hanno sentito parlare di Albero miracoloso o Albero della vita. Ma esattamente cos’è la Moringa oleifera?

È un arbusto sempreverde a rapida crescita appartenente alla famiglia delle Moringaceae, nativo del tratto occidentale sub-himalayano e ampiamente distribuito in regioni caratterizzate da clima caldo-umido come India, Bangladesh, Asia Minore e Africa. Sono state identificate 13 specie di Moringa, ma la più studiata e più apprezzata è proprio la specie oleifera.

L’appellativo di “Albero della vita” lo si deve alle sue molteplici proprietà benefiche, da tempo immemore è infatti utilizzata nella medicina tradizionale ayurvedica come potente antinfiammatorio e antibatterico e nel trattamento dei disturbi cardiovascolari e gastrointestinali. Nelle Filippine è conosciuta come “migliore amica della madre” in quanto utilizzata per aumentare la produzione di latte durante l’allattamento.

Viene anche utilizzata nel trattamento delle acque potabili, grazie all’azione purificante dei suoi semi che si comportano da coagulanti e flocculanti naturali nei confronti delle cellule batteriche e del particolato presente nelle acque contaminate. Inutile dire che, l’individuazione delle molteplici proprietà benefiche ha attratto sulla Moringa oleifera le attenzioni della comunità scientifica; ad oggi gruppi di ricerca delle più prestigiose Università del mondo conducono studi indirizzati ad evidenziare e sfruttare le sue proprietà sull’organismo, tant’è che ad oggi sono stati isolati ed identificati ben 110 composti fitochimici diversi biologicamente attivi.

SUPERFOOD 2018

Eletta “Superfood” del 2018 dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), la Moringa oleifera dal punto di vista nutrizionale si può considerare a tutti gli effetti un “super alimento”: con i suoi 92 nutrienti, 46 antiossidanti, 18 aminoacidi, proteine, vitamine, sali minerali, contiene più sostanze nutritive benefiche rispetto alla maggior parte delle piante conosciute. È infatti estremamente raro che una singola pianta possa contenere così tanti nutrienti essenziali e in tali quantità, tanto che, la Moringa è stato affermato essere la pianta con il maggior contenuto di nutrienti finora studiata.

Della pianta si può utilizzare praticamente tutto, dai semi, ai baccelli, dalle radici al fusto, ma sono le foglie che ne fanno un vero e proprio toccasana per la salute. Proprio queste ultime, consumate crude nelle insalate, cotte, in polvere o, come testimonia la cucina tradizionale asiatica, utilizzate nella preparazione di farine, hanno permesso alla Moringa di affermarsi come potente rimedio naturale per la salvaguardia della salute.

Come riportato dalla letteratura scientifica, le foglie non sono solo ricche di proteine e di aminoacidi essenziali, ma contengono elevate concentrazioni di beta-carotene (precursore della vitamina A), vitamine (in particolare C, E ed appartenenti al gruppo B), sali minerali (calcio, potassio, ferro…), metaboliti secondari dalle potenti attività antiossidanti (flavonoidi e acidi fenolici) e composti biologicamente attivi (alcaloidi, glucosinolati, isotiocianati, steroli). Sono proprio la quantità, la qualità e la varietà di tali composti a contribuire ai numerosi usi farmacologici e nutraceutici della Moringa oleifera.


Gli studi scientifici a cui si fa riferimento nel testo sono consultabili via internet sulla piattaforma scientifica Pubmed all’indirizzo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed.

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